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Città e piccoli borghi rivivono la Passione e Resurrezione di Cristo attraverso sacre rappresentazioni di origine medievale
Nell’alto medioevo, ma soprattutto a partire dal XIII secolo, si assiste a una vasta diffusione delle “sacre rappresentazioni”: spettacoli che traevano la loro origine dalla liturgia ecclesiastica, inizialmente recitate in latino e poi in lingua volgare. Queste “rappresentazioni” rivivono ancora oggi in Umbria senza perdere la suggestione di un tempo. Per l’occasione borghi e centri storici vengono illuminati con torce e fiaccole, donne e uomini intonano antiche laudi, penitenzieri incappucciati a piedi nudi portano la croce e antiche confraternite i loro vessilli.
I luoghi stessi aggiungono forza emotiva a questa antichissima forma di teatro popolare coinvolgendo il pubblico in una complicità drammaturgia coinvolgente.

Tra le “rappresentazioni” più antiche e coinvolgenti: Assisi, Gubbio, Bevagna, Orvieto, Città della Pieve, Gualdo Tadino, Monteleone di Spoleto.

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